Intervista a Cristina, simpatica Artès appassionata di storia e… gorgonzola!

Vuoi presentarti?

“Sono Cristina Ascone, sono nata a Milano, ma nel 2008 mi sono trasferita a Gorgonzola. L’attività che svolgo è quella di destination promoter, una figura professionale che lavora per far conoscere un certo territorio, nel mio caso la Lombardia; essendoci nata e avendola esplorata con passione, conosco molto bene questa terra, ricca di storia e fascino.
Dopo il diploma, ho iniziato a coltivare il mio amore per il turismo; ho fatto il corso per avere l’abilitazione a guida turistica, ma purtroppo non sono riuscita a superare l’esame.
Nonostante questo piccolo intoppo, ho continuato a dedicarmi alla mia terra e non ho mai abbandonato il sogno di farla conoscere agli altri…
Mi sono ovviamente dedicata anche ad altre attività dopo aver mancato l’abilitazione a guida turistica, ma alla fine ho deciso di ritornare sui miei passi per poter vivere facendo ciò che amo, ciò che più mi appartiene. Attualmente mi occupo anche di animazione per eventi e feste anche se, da circa due anni, ho ripreso a lavorare nell’ambito del turismo.

Perché hai aderito al progetto Artès?

La mia adesione al progetto nasce da una serie di coincidenze molto interessanti; dovevo partecipare ad un educational per agenti di viaggio, ma a causa di alcuni contrattempi, non ho potuto essere presente. Ho chiesto dunque di essere inserita nel secondo turno del corso e coincidenza vuole che proprio durante lo svolgimento dell’educational, ho avuto il piacere di conoscere una persona con la quale mi sono presto confrontata sulle mie passioni. Questa persona amica mi ha indirizzata verso un nuovo progetto ancora in fase di formazione, il progetto Artès appunto. Ho subito capito la magnifica opportunità che mi si stava presentando, proprio quella che avevo per molto tempo cercato.

Perché ti sei specializzata come Operatore del Turismo esperienziale?

Ho una breve premessa da fare: già da tempo ho iniziato ad attuare in proprio un tentativo di programmare escursioni, seguendo la tendenza del mercato e, man mano che prendevo confidenza con questo mondo, capivo che ciò che avrebbe potuto dare valore aggiunto all’Italia era proprio il turismo esperienziale. Per questo ho creato una pagina facebook e un sito internet chiamate “Lombardia da scoprire”. L’Italia è ricca di moltissimi usi, costumi, saperi artigiani, ogni paese ha la sua usanza, il suo dialetto e mille sfaccettature molto diverse tra di loro. Un turista, specialmente se straniero, non è abituato a tutte queste sfaccettature che comportano sicuramente un fascino notevole, tutto da scoprire.
Si cominciava dunque a parlare di turismo esperienziale, un modo totalmente nuovo di vivere l’esperienza turistica.
Personalmente se fossi un turista farei volentieri questo tipo di esperienza, essendo poi una persona molto curiosa e interessata alle tradizioni locali.
In conclusione posso dire che mi stavo già orientando verso questa nuova strada, per trovare un punto d’incontro tra le mie diverse passioni.
Ho capito subito che il percorso che propone Artés era proprio quello che mi ci voleva, al di là degli sbocchi commerciali, che allora (ho frequentato il primo corso) erano in definizione. Ho intravisto, e poi sperimentato di persona, l’inestimabile valore dell’ intelligenza comune, cioè la capacità di superare, in gruppo, scogli che da sola difficilmente avrei scavalcato.

Qual’è la passione principale che metterai in gioco nelle tue storie?

Sicuramente il grande amore per la mia città di adozione, Gorgonzola, amore nato a prima vista. È una città ricca di storia, con un passato forse non noto a molti, ricco di tradizioni e leggende.
Mi piace pensare la storia non tanto intesa come insieme di date e nomi, ma raccolta di miti e di eventi che diventano narrazioni tradizionali. Vorrei avere la possibilità di far conoscere il mio territorio attraverso il folclore antico e molto spesso dimenticato, perché penso che i racconti e le leggende siano lo specchio della società che le ha tramandate e coltivate.

Di cosa parla la tua prima storia?

Parla della storia e delle leggende che ruotano attorno alla nascita del gorgonzola, prodotto tipico della mia città da cui ha anche preso il nome.
Sono state tramandate ben tre leggende sulla nascita di questo prodotto caseario, tre molto simili e una che si discosta molto dalle precedenti. All’interno del mio palinsesto porterò alla luce queste narrazioni, con l’intento di far scoprire in modo coinvolgente un prodotto a volte è dato per scontato, ma che fa parte non solo della storia della Lombardia, ma di tutto il nostro paese.

Il tuo sogno nel cassetto?

Il mio sogno nel cassetto è vivere della mia terra, delle mie passioni e delle cose che mi riescono bene. Nella vita bisogna sempre trovare dei compromessi, ma il mio più grande desiderio è quello di poter vivere facendo qualcosa che amo e che mi diverte.