Salerno e la Scuola di Medicina

Clelia, appassionata di arte e storia, oggi ci parlerà della figura di Trotula de Ruggiero, donna medico dalla storia affascinante e costellata da mille leggende.

Ciao Clelia, vuoi presentarti?

Mi chiamo Clelia e abito a Baronissi in provincia di Salerno. Nel 2007 mi sono laureata in Beni Culturali e nel 2012 ho conseguito la laurea magistrale in Storia e Critica d’Arte presso l’Università degli Studi di Salerno. Al momento sono disoccupata, ma ho lavorato per tre anni presso un’azienda che si occupa di promozione del territorio. Amo il lavoro di progettazione, i viaggi e la danza, specialmente quella latino americana. Ora mi occupo di progettazione in ambito sociale.

Come sei venuta a conoscenza del progetto Artès?

Tramite Facebook ho letto un post riguardante una nuova figura professionale, quella dell’Operatore del Turismo Esperienziale. Mi sono fin da subito interessata e ho preso parte alla conferenza tenutasi da Artès. Inizialmente devo ammettere che non avevo afferrato in toto la mission proposta da Artès, ma il corso mi aveva dato moltissimi input positivi che ho deciso di sfruttare e cogliere.

Perché hai deciso di diventare Operatrice del Turismo Esperienziale?

 

Ho deciso di intraprendere questo viaggio per aprirmi una nuova strada; amo progettare, organizzare eventi e l’idea proposta da Artès di creare una storia, organizzata nei minimi dettagli, da poter condividere con gli altri, mi entusiasma. Essendomi laureata in Beni Culturali, ed nutrendo un grande amore nei confronti del mio territorio, progettare da zero una storia Artès, mi è sembrata una sfida degna di essere affrontata! Promuovere il mio territorio è una delle cose che amo di più in assoluto e sento che essendo diventata Operatrice del Turismo esperienziale, questo compito sarà sicuramente molto più facile da svolgere e coinvolgente!

 

Di cosa parla il tuo palinsesto?

Il mio palinsesto è ambientato a Salerno e, per essere più specifici, in epoca medievale all’interno della famosa Scuola Medica Salernitana. E’ stata una delle prime scuole di medicina in Italia e la sua particolarità era che anche le donne potevano diventare dottori. Proprio per questo motivo, ho deciso di

creare la mia storia intorno alla figura, a tratti mitica e leggendaria, di Trotula de Ruggiero, donna medico vissuta intorno all’XI secolo. Era una figura molto nota e rispettata, scrittrice di importanti trattati sulla ginecologia. Vi è in particolare una leggenda che ruota attorno alla Scuola Medica Salernitana, la storia di Sibilla da Conversano, che vi si recò per chiedere aiuto poiché il marito era stato ferito da una freccia avvelenata durante la prima Crociata. Nella versione originale di questa leggenda Sibilla muore, salvando il marito dopo aver succhiato il veleno dalla ferita dell’amato. Con la mia storia cambierò le sorti della povera Sibilla, interpretando Trotula e cercando l’antidoto per il veleno insieme alla mia classe, ossia i turisti che prenderanno parte al palinsesto. Ci recheremo tutti assieme nel meraviglioso Giardino della Minerva, ricco di piante e mediche officinali e cercheremo assieme di salvare le sorti della povera donna, lasciata in fin di vita. Durante la mia storia, visiteremo ovviamente il centro storico di Salerno e il suo antichissimo Duomo. Sarà un’occasione imperdibile per apprendere e visitare una città ricca di storia e tradizioni.

 

Qual’è un tuo sogno nel cassetto?

 

Mi piacerebbe continuare a lavorare facendo ciò che amo, progettando e scoprendo nuove strade per potermi esprimere al meglio. Artès mi sta aprendo una nuova porta e spero di poterla sfruttare al meglio per il mio futuro e per quello del mio territorio.

 

Intervista di Alice Mion