È giunto per l’Italia il momento di avviare il Progetto Borghi. È previsto un miliardo di euro di investimenti a cura del Ministero della Cultura in funzione del PNRR da poco approvato. I progetti vanno presentati entro il 15 marzo.
Per la valorizzazione dei piccoli borghi italiani e delle loro comunità
Ci aspettiamo inoltre che il post pandemia orienti le scelte dei viaggiatori verso destinazioni meno note. La riduzione dei flussi turistici è infatti una priorità.
La tematica del recupero delle aree interne e dei centri minori, il cosiddetto Progetto Borghi, è stata per anni oggetto di discussioni. Fino ad ora senza aver mai raggiunto risultati concreti con interventi finalizzati. La pandemia ha ulteriormente sollevato la questione, evidenziando la necessità di intervenire. Soprattutto perché, spesso, si tratta di realtà a rischio spopolamento e non attrezzate ad accogliere un numero importante di richieste di soggiorno.
Progetto Borghi in rete con i portatori di interesse italiani
Ora serve una strategia che miri a ripopolare e riqualificare queste aree, creando attrazioni utili a richiamare anche una clientela internazionale. Un serio “Progetto Borghi” consentirà di mutare le tendenze dei flussi turistici, offrendo soluzioni per frenare il fenomeno dell’overtourism nelle grandi città e attirare il turista evoluto verso areee meno note ma ricche di tradizioni, di storia di persone “vere”, Per questo è importante mettere insieme pubblico e privato a partire dalle reti dei borghi gia esistenti come I Borghi più Belli d’Italia, Bandiere Arancioni del Touring Club italiano, Borghi Autentici d’Italia e altri.
Il Progetto Borghi secondo il ministro Franceschini
Oggi, finalmente, tutto sembra concretizzarsi grazie ai progressi portati avanti con il Piano Nazionale “Progetto Borghi” del PNRR.
Il ministro Franceschini e il Progetto Borghi
“Questo avviso – come ha affermato Dario Franceschini, Ministro della Cultura – “rappresenta un’occasione unica per il rilancio dei borghi e delle bellezze artistiche diffuse nei luoghi meno conosciuti del Paese. Ancor di più per trasformare un patrimonio disperso in un patrimonio diffuso”.
L’intervento 2.1 del PNRR “Attrattività dei borghi storici” intende promuovere progetti per la rigenerazione, valorizzazione e gestione del patrimonio storico, artistico e culturale dei piccoli borghi italiani. Contrastare lo spopolamento delle aree interne e, dunque, incentivare una crescita economica, sociale ed occupazionale.
Con un importo pari a 1 miliardo di euro, suddiviso e distribuito per due distinte linee di azione, verranno finanziati almeno 250 borghi:
21 saranno individuati dalle regioni (linea A);
229 saranno selezionati tramite avviso pubblico (linea B).
Linea A del Progetto Borghi
La linea A del Progetto Borghi, prevede un intervento di 420 milioni di euro, favorirà progetti pilota di rigenerazione sociale, culturale ed economica con una dotazione di 20 milioni di euro per progetto. I destinatari sono borghi a rischio abbandono o con problemi di spopolamento, aventi una grandezza massima di 300 unità immobiliari. Ciascuna Regione o Provincia Autonoma potrà candidare un borgo, purché soddisfi i requisiti richiesti. Sarà realizzato un numero limitato di interventi di installazione di nuove infrastrutture, servizi e funzioni in ambito culturale, sociale, turistico e della ricerca.
I progetti saranno valutati in base alla attrattività della specifica vocazione del territorio sulla quale puntare per vincere la sfida dello spopolamento.
Esempi di progetti
Sono esempi di progetti: scuole o accademie di arti e dei mestieri della cultura, alberghi diffusi, residenze d’artista, centri di ricerca e campus universitari, residenze sanitarie assistenziali (RSA) con programmi di assistenza a matrice culturale, residenze per famiglie con lavoratori in smart working e nomadi digitali. Ma, attenzione a non fermare l’intervento alle sole ristrutturazioni edilizie, si dovranno allestire nuove organizzazioni in cui coinvolgere tutta la comunità locale, per tutti i serivzi legati alla accolgienza e ancora di più serrvirà allestire vere e proprie attrazioni “intangibili” basate sulle risorse disponibili nel territorio che siano in gradi di motivare il turista a recarsi e sostare presso i nostri meravigliosi borghi.
Linea B del Progetto Borghi
La linea B del Progetto Borghi prevede un intervento di 580 milioni di euro.
Nello specifico, 380 milioni saranno investiti per finanziare progetti locali di rigenerazione culturale di almeno 229 borghi storici.
I restanti 200 milioni verranno investiti, con successivo bando, per sostenere micro, piccole o medie imprese già insediate o che intendono insediarsi all’interno dei borghi selezionati. Imprese che svolgono attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali.
Potranno fare richiesta comuni aventi una popolazione residente complessiva fino a 5.000 abitanti, in forma singola o aggregata (fino ad un massimo di 3). È importante che sia presente un borgo storico chiaramente riconoscibile. In caso di richiesta da parte di più comuni, l’aggregazione può riguardare comuni limitrofi o ricadenti nella medesima regione, purché condividano gli stessi tematismi.
Ciascun comune dovrà avere un borgo storico e la candidatura dovrà essere presentata dal comune proponente. I progetti potranno prevedere interventi o potenziamenti di attività in ambito culturale, turistico, ambientale, della ricerca e dell’istruzione.
L’importo destinato per ciascun borgo sarà di circa 1,6 milioni di euro. La selezione avverrà tramite avviso pubblico e i progetti saranno valutati da una commissione di valutazione del MiC.
In conformità alle disposizioni del PNRR, il finanziamento di 1 miliardo di euro per il Progetto Borghi è stato ripartito con una percentuale del 40% destinata alle regioni del Mezzogiorno e il restante 60% alle regioni del centro-nord.
Il termine ultimo per presentare la propria proposta al Ministero della Cultura è il 15 marzo 2022
In allegato al bando verrà fornito un format di proposta progettuale, utile per definire dettagliatamente gli elementi concreti e precisi che la caratterizzano. L’istruttoria si concluderà entro maggio 2022 con l’ammissione a finanziamento delle proposte e l’assegnazione delle risorse ai Comuni. Tutti gli interventi dovranno essere portati a termine entro giugno 2026.
Il Contributo specifico di Artès al Progetto Borghi
Per la realizzazione di questi progetti i comuni dovranno identificare dei partner competenti e affidabili.
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