di Rita Covello
Amanti della letteratura e della lettura, ogni volta che leggete un libro vi immedesimate nei personaggi, immaginate i luoghi descritti come se fossero davanti ai vostri occhi. Viaggiate con la fantasia.
Passeggiare su quel ramo del lago di Como che volge ad occidente o contare I cipressi che a Bólgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar, scoprire quale fosse l’ermo colle caro a Leopardi o entrare nella piccola casa del Nespolo cuore del romanzo i Malavoglia di Verga. Il mare di Procida di Elsa Morante che appena io lo riguardavo, palpitava verso di me, come un innamorato. Lasciare che l’anima sia rallegrata per le vie del borgo dal ribollir dei tini e dall’aspro odor dei vini. Arrivare fino ad Eboli per vedere dove Cristo si è fermato.
Paesaggi, luoghi, immagini resi famosi da opere letterarie, angoli nascosti d’Italia cari a scrittori e poeti che da sempre alimentano l’immaginazione di noi lettori.
Ecco un’altra inesauribile ed inestimabile miniera a cui può attingere a piene mani il turismo esperienziale: I parchi letterari.
Ancora troppo poco conosciuti e sfruttati potrebbero essere un fiore all’occhiello dell’offerta turistica italiana. Territorio, cultura, storia, ispirazione si uniscono per offrire emozioni e sensazioni irripetibili.
Cosa sono i Parchi letterari
I Parchi Letterari sono percorsi ed itinerari lungo i luoghi di vita e di ispirazione dei grandi scrittori.
Città e villaggi, ma anche paesaggi e campagne raccontati in un testo, diventano un patrimonio culturale ed ambientale da proteggere, valorizzato e reso fruibile ai visitatori attraverso un viaggio nella letteratura e nella memoria per mezzo di attività culturali e manifestazioni ideate per far conoscere gli scrittori e i loro luoghi d’ispirazione.
L’obiettivo e far rivivere il ricordo di molti scrittori attraverso i luoghi a loro cari, scenari dei protagonisti delle loro opere e far provare, gustare, sentire, toccare ed osservare tutto ciò che ha portato un autore a scrivere capolavori della letteratura e della poesia. Questi luoghi permettono di conoscere l’autore nella sua dimensione umana: i suoi pregi e i suoi difetti, le sue simpatie e le sue debolezze.
Come sono nati
L’idea della costituzione dei parchi letterari nasce dall’esigenza dello scrittore Stanislao Nievo di preservare le storie letterarie e le pietre del suo Castello di Colloredo di Montalbano in Friuli- dove il prozio Ippolito Nievo scrisse le Confessioni di un italiano – crollato in seguito al terremoto del 1976.
Il primo Parco Letterario fu proprio quello dedicato a Ippolito Nievo situato nei territori tra le province di Udine, Pordenone e Venezia. Successivamente nacquero gli altri. Nel 2009 gran parte dei Parchi Letterari Italiani è confluita all’interno di un unico progetto promosso da Paesaggio Culturale Italiano srl e dalla Società Dante Alighieri. Una società nata per promuovere i Parchi e tutte le realtà ad essi collegate con l’intento di farne delle mete di un turismo culturale, sostenibile e responsabile. I Parchi Letterari® è diventato un marchio registrato e la rete ufficiale conta ad oggi 16 parchi, ma da Nord a Sud sono numerosi i parchi letterari che pur non facendo parte della rete ufficiale ne condividono l’intento di far scoprire luoghi d’Italia per “ritrovare” quel libro, quel romanzo, quel saggio, quelle poesie che fanno parte del vissuto di ognuno di noi.
Cosa si fa in un parco letterario
In genere all’interno dei parchi si svolgono visite guidate, eventi spettacolarizzati, eventi culturali, convegni, spettacoli, mostre, concorsi, premi letterari, pubblicazioni e visite per le scuole. Ma anche attività enogastronomiche e legate all’artigianato come piccoli mercati di prodotti tipici che ricordano lo scrittore e le sue opere.
Vengono inoltre proposti ai visitatori quelli che sono stati definiti Viaggi Sentimentali ovvero la scoperta dei luoghi attraverso profumi, curiosità, proverbi, gastronomia. Guidati, in genere su richiesta del viaggiatore, da un cantastorie, sono un modo nuovo per conoscere i luoghi d’ispirazione degli scrittori attraverso le emozioni e l’uso dei sensi. Un invito a soffermarsi sulle cose, a visitare i luoghi in modo diverso, stimolati dal fascino della parola, seguendo le orme letterarie dei propri autori preferiti. Leggere significa così scoprire un territorio che si rivela lentamente. Un nuovo modo di viaggiare, sui passi di una emozione continua, fatta di parole, versi, racconti.

La letteratura diviene così un mezzo per contribuire a tutelare l’ambiente percepito come luogo dell’ispirazione, un meccanismo che attraverso gli scrittori interpreta il territorio visto come un insieme di risorse ambientali, storiche, artistiche e di tradizioni. l lettore-visitatore dispone in questo modo di una chiave di lettura che stimola la visita di luoghi altrimenti considerati solo per il loro panorama: un viaggio reso reale ed attuale dall’incontro con personaggi viventi che introducono ad un racconto inseparabile dalla località che li ospita.
L’Italia è costellata di luoghi che raccontano di autori e di libri e aspettano di essere “messi in scena” oltre che raccontati. Offrire l’opportunità non più solo di ascoltare e vedere, ma di vivere da protagonisti i propri libri preferiti può essere la carta vincente per far decollare il prezioso patrimonio dei parchi letterari.