La Nocciola è un prodotto molto amato dagli italiani che la consumano quasi giornalmente. Irma Brizi, esperta e voce autorevole in materia, ci insegnerà tutti i segreti di questo gustosissimo frutto.
Vuoi presentarti?
Sono Irma Brizi, ho 48 anni vivo a Roma ma sono originaria della provincia di Salerno più precisamente di Giffoni sui Casali, dove si coltiva una delle nocciole più buone al mondo, la Tonda di Giffoni IGP. Sono laureata in dietologia e dietetica applicata presso la Sapienza di Roma. È proprio questo uno dei motivi per cui mi sono dedicata a questo prodotto, facendolo diventare il mio lavoro. Nel mio caso direi che la mia è una delle poche occasioni in cui una storia Artès si fonde anche con la realtà. Sono direttrice dell’Associazione Nazionale Città della Nocciola che comprende 254 comuni in Italia, sono assaggiatrice di nocciola (nocciotester) e Panel Leader, coordinando il gruppo di Assaggio Nazionale della nocciola. Sono amministratore della pagina facebook Nocciola italiana, info ed eventi sulla nocciola a 360°. Dal 2014 sono Fiduciaria della condotta Slow Food dei Picentini e ne faccio parte come membro attivo da ormai qualche anno.
Sono sempre stata attratta dal mondo dell’enogastronomia, assaggio olio, cioccolato, vino, birra, salumi. Il mio mondo ruota intorno al cibo e alla cucina, ai prodotti di eccellenza del nostro paese. Sono anche una docente e insegno a diventare assaggiatori di nocciola, ma lo faccio anche per l’olio e il cioccolato.
In Italia c’è molto interesse per questo prodotto; senza rendercene conto mangiamo quasi ogni giorno nocciole, sotto forma di creme, negli snack, nei biscotti, quello che vorrei cercare di fare è portare maggiore consapevolezza per quanto riguarda questo straordinario e versatile prodotto.
Come sei venuta a conoscenza del progetto Artès?
Una mia amica aveva già fatto il corso a Baronissi e me ne aveva parlato. Inoltre il Presidenze dell’Associazione Nazionale Città della Nocciola conosce Maurizio Testa, e mi ha parlato bene di questo Progetto e del percorso per diventare Operatore del Turismo Esperienziale.
Perché hai deciso di diventare Operatore del Turismo Esperienziale?
Penso sia stata una scelta necessaria per completare il mio profilo professionale; se si cerca il mio nome su internet, questo viene subito associato alla nocciola. Ho voluto diventare Operatrice del Turismo Esperienziale perché avevo voglia di fare una cosa diversa, è un piccolo cambiamento che però può continuare a formarmi. Sto anche facendo un corso di inglese, proprio per poter interagire con un pubblico più vasto ed eterogeneo.
Poter portare l’esperienza dell’assaggio della nocciola a Roma è una grandissima opportunità, essendo la mia città, soprattutto per l’originalità del Prodotto offerto da Artès. Io viaggio molto per insegnare a conoscere la nocciola e sarebbe bello se questa volta fossero gli altri a raggiungermi! Organizzo eventi da sempre, quindi mi sento di aggiungere anche questa competenza a quelle che già posseggo. Mettere in atto una storia Artès è come mettere in atto un evento, ma ciò che Artès mi ha trasmesso maggiormente è una empatia e tanta passione per ciò che si ama. E’ una sorta di “dono” che ho imparato ad apprezzare maggiormente durante il corso Artès
Di cosa parla la tua Storia Artès?
La mia Storia Artès si fonde in parte con la realtà; i turisti prendono parte a un corso per conoscere la nocciola e diventare ambasciatori di questo prodotto a livello mondiale. Io terrò il corso di formazione, dove spiegherò la storia, l’arte, la simbologia e la trasformazione della nocciola, da prodotto grezzo fino ad arrivare alle diverse lavorazioni che finiscono quasi quotidianamente sulle nostre tavole. Successivamente avverrà una piccola degustazione, dove verranno evidenziate le differenze tra le diverse nocciole a livello visivo, olfattivo e gustativo. Il tutto si concluderà con un corso di cucina; abbiamo trovato una location perfetta dove ognuno avrà la possibilità di cucinare all’interno di una vera postazione di lavoro, dove verrà preparata la pasta a mano utilizzando la farina di nocciola, e un dolce semplice ed espresso sempre a base di nocciole. La storia finirà con un piccolo esame a risposta multipla per vedere quanto i turisti hanno appreso. Ovviamente è un pretesto per poter consegnare loro l’attestato di ambasciatori della nocciola.
Qual’è il tuo sogno nel cassetto?
Il mio sogno nel cassetto è poter portare la mia Storia Artès anche al di fuori del territorio romano. Come ho già detto, poter mettere in scena la mia Storia a Roma è una grandissima opportunità, anche perché non molti sono a conoscenza della Nocciola Romana DOP, prodotto di eccellenza del Lazio. Sarebbe interessante riuscire a portare questa conoscenza del prodotto lungo tutto il territorio italiano e non solo nelle zone di interesse primario, Lazio, Piemonte e Campania.
Spero che con Artès questo progetto possa realizzarsi per far scoprire a tutti questo gustosissimo e amatissimo prodotto.
Articolo di Alice Mion.