sbandieratori

Il Prosumer dà forza al turismo esperienziale

“Prosumer”, di cosa si tratta ?

Non temete, Prosumer non è una brutta parola.
Parliamo di una parola coniata ad inizio millennio dal sociologo statunitense Alvin Toffler. Un termine ibrido che combina le parole “producer” (produttore) e “consumer” (consumatore). Si riferisce a un individuo o un’organizzazione che si impegna attivamente sia come produttore che come consumatore di beni o servizi. Provando a tradurre la parola e il suo significato in italiano alcuni hanno coniato la parola “ConsumAttore”. Un consumatore che è protagonista (attore) del prodotto che ha acquistato.

prosumer producer and consumer
prosumer producer and consumer

Nell’era digitale e delle piattaforme di condivisione, i Prosumer stanno diventando sempre più diffusi. Essi possono creare contenuti, prodotti o servizi che possono essere facilmente condivisi, scambiati o addirittura venduti ad altri utenti o consumatori.

Un esempio concreto di Prosumer potrebbe essere una persona che sviluppa un canale su YouTube o gestisce un blog personale. Un contributo che nasce solo per il piacere di condividere con altri il proprio vissuto ed expertise. Questi Prosumer producono contenuti che vengono consumati da altri utenti, ma allo stesso tempo partecipano anche al consumo di altri contenuti o servizi online.

Il concetto di Prosumer rappresenta quindi l’evoluzione del rapporto tra produttori e consumatori. Sempre più persone si trovano a svolgere entrambi i ruoli in modo attivo, partecipando sia al consumo che alla produzione di beni e servizi. Se vuoi approfondire approfitta di Wikipedia.

Il fenomeno del Crowdsourcing

Un caso eclatante e sotto gli occhi di tutti, riguarda per esempio il supporto tecnico gestito da tanti appassionati di informatica. “Consumatori” che in modo assolutamente gratuito, sono felici di aiutare altri utenti nel risolvere problemi tecnici di particolare complessità riguardo ai prodotti acquistati. Il miglior conoscitore di un prodotto software è proprio l’utente esperto.

Si parla in questo caso di “crowdsourcing”. Un processo collettivo, facilitato dalle moderne tecnologie di condivisione. Una folla di esperti di un prodotto che essi stessi hanno acquistato, produce un servizio di supporto tecnico di qualità superiore a costi zero.

Turismo: i Consumer Trends secondo UNWTO

Portando l’argomento sul piano turistico da sempre i viaggi portano a casa fotografie e video del vissuto a destinazione. Una produzione di contenuti che prima della rivoluzione social rimaneva chiusa in un cassetto. Al massimo era utile per tenere viva la memoria personale o per condividerla con qualche amico.

Oggi le tecnologie social consentono a tutti di condividere con tutti (logica many to many) questi contenuti in una diffusione che la tecnologia rende esponenziale. Nel caso dei ben noti “influencer”, può arrivare a coinvolgere milioni di persone.

La statistica dei “Consumer Travel Trends 2019 di UNWTO” ci dice che uno dei trend più significativi del mercato turistico diventa il “Travel to Show – Instagramable moments, experiences and destinations”.

Chi più chi meno ormai ogni turista diventa un Prosumer. Ovvero si auto-coinvolge con spontaneità in  questo processo, di produzione di contenuti che ritrae il “durante”,  quello che è stato vissuto a destinazione.

Una condivisione che diventa tanto più intensa quanto più il vissuto è stato emozionale, memorabile, unico e irripetibile. Questi sono i tipici parametri del turismo esperienziale dove il turista vive emozioni forti immergendosi da protagonista nella vita locale, incontrando le persone del posto, sperimentando ed imparando la vita del posto.

Il ruolo del Prosumer nel Marketing Turistico

Se ben amministrato, il novello Prosumer turistico,  diventa dunque il produttore più sincero dei contenuti di marketing del prodotto che sta vivendo. Una risorsa strategica per le destinazioni che avranno imparato come facilitare questo tipo di contributo.

Questa formula di crowdsourcing fornirà una immediata e genuina rappresentazione del vissuto che, se appropriatamente governata, diventerà la pubblicità più autentica. Contenuti che la destinazione deve governare a supporto di quei turisti che stanno valutando le proprie motivazioni di viaggio nel “prima”. Nella fase di valutazione prima dell’acquisto.

Per ottenere questi benefici diventa quindi molto importante acquisire e gestire le migliori metodologie di attivazione social del turista. Si tratta di incoraggiare il Prosumer a condividere immediatamente le sue emozioni, immerso nei tematismi e nelle relazioni locali.

Cari operatori turistici di incoming, a buon intenditor poche parole.