Ci sono piccole regioni in Italia meno conosciute dal punto di vista turistico nella loro totalità di proposte. Magari ci sono alcune località rinomate che attirano una tipologia specifica di turisti ma al di fuori di queste si spingono solo turisti, spesso più stranieri che italiani, attratti dalle esperienze e dalla conoscenza di un territorio che offre gemme nascoste. Sempre più spesso è proprio il turismo esperienziale l’energia trainante di queste regioni. Oggi vi vogliamo parlare del Friuli Venezia Giulia, meta ottimale da proporre a chi è in cerca di turismo esperienziale.
Un piccolo compendio dell’Universo
È così che Ippolito Nievo, scrittore e patriota italiano dell’800, profondamente innamorato del Friuli Venezia Giulia, definisce questa piccola regione: “il Friuli è un piccolo compendio dell’universo, alpestre, piano e lagunoso in sessanta miglia da tramontana a mezzodì.“ In effetti la sua immagine letteraria rappresenta perfettamente questo lembo d’Italia stretto tra i picchi delle Alpi e il mare Adriatico, regione di confine, crocevia di culture, un mélange di civiltà e tradizioni diverse, quella italiana, quella slava e quella germanica, che si sono contaminate e mescolate nel tempo dando luogo a quello che oggi viene definito melting pot, un crogiuolo culturale unico e affascinante. Poco meno di 8 mila chilometri quadrati di mare blu, dolci colline e montagne incontaminate capace di premiare i suoi turisti con la ricchezza di un territorio che sorprende sotto ogni angolazione. Ricchezze multiculturali e ritmi di vita slow, bellezze e sapori autentici che rappresentano un turismo esperienziale variegato e unico.
Promozione turistica mirata alle esperienze
Per dare risalto a questa ricchezza, la regione ha istituito un’agenzia che ha come obiettivo quello di promuovere e gestire lo sviluppo turistico dell’intero territorio in modo organico e mirato al turismo esperienziale. Si è partiti con un nuovo logo che potesse rappresentare la vitalità e la forza della regione.
È nato così il marchio dove è evidenziata la parola “LIVE”,in rosso, “vivi!” o “dal vivo”, creata con la parte finale di Friuli “LI” e quella iniziale di Venezia Giulia “VE”. Un marchio semplice che collega idealmente tutta la regione in un unico messaggio: “vivi il Friuli Venezia Giulia” ma anche “Friuli Venezia Giulia dal vivo”. La parola live comunica così al pubblico l’imperativo “vivi!” e l’espressione “dal vivo”, ossia un’esperienza da non perdere, da vivere. Live crea inoltre un nesso che lega le due realtà territoriali, il Friuli e la Venezia Giulia, e richiama la vita, le genti della regione, le diverse tessere che ne compongono il patrimonio storico e culturale. Il colore rosso rimanda al calore umano caratteristico dell’accoglienza.
Gli ambassador del turismo esperienziale
Per dare ancora più spazio all’aspetto del vivere esperienze dal vivo, il Friuli Venezia Giulia, prima regione in Italia, ha lanciato il progetto social Ambassador. Una nuova campagna di comunicazione e promozione turistica finalizzata ad aiutare i visitatori a scoprire il territorio attraverso gli occhi di chi lo conosce meglio: gli abitanti stessi della regione. Persone appassionate che fanno storytelling del proprio territorio, condividono passioni, interessi attività che permettono di scoprire e vivere Il Friuli Venezia Giulia. I racconti selezionati vengono pubblicati nel blog “Friuli Venezia Giulia Experience. Un modo innovativo e molto efficace di promuovere un territorio attraverso lo story telling.
Cosa offre la regione Friuli Venezia Giulia a chi è in cerca di esperienze?
Si spazia da Trieste multiculturale, cosmopolita, romana, asburgica famosa per la sua piazza sul mare, la bora, la Barcolana, il romantico castello di Miramare, i caffè storici, il tram a Gorizia incorniciata dalle montagne, circondata dai parchi, bella, elegante e dal sapore decadente, qui il 1 maggio del 2004 è caduto l’ultimo muro d’Europa che la separava dalla slovena Nova Gorica.
Da Udine elegante, veneziana, ricca di testimonianze artistiche tra cui quelle del Tiepolo e di tradizioni come quella della messa in friulano ogni sabato pomeriggio o il “tajut” tipico aperitivo che si beve nelle osterie del centro ad Aquileia capitale romana del regio di Augusto da cui passava la via dell’ambra e che ospita nella sua Basilica il più grande mosaico paleocristiano dell’occidente.
Da Cividale anch’essa di origine romana e primo ducato longobardo in Italia, Patrimonio mondiale dell’Unesco a Spilimbergo, la città del mosaico, che accoglie una scuola di fama mondiale sull’arte musiva romana e bizantina.
Da San Daniele, bella cittadina antica in cima a una collina morenica lungo il Tagliamento, famosa in tutto il mondo per il suo prosciutto. Qui le tiepide brezze del mar Adriatico incontrano quelle fredde delle Alpi creando in questa zona il microclima ideale per una perfetta stagionatura, il resto lo fanno le sapienti cure dei produttori che rispettano una tradizione secolare e le rigide regole del disciplinare. Al Collio dove si producono ribolla gialla e PIcolit, che in primavera entusiasma con i ciliegi in fiore e le prime foglie delle viti che si colorano di verde.
Dal mare Adriatico in tutta la sua varietà: dalla spettacolare laguna alle grandi spiagge di sabbia e il mare Bandiera Blu di Grado e Lignano Sabbiadoro dove trascorrere vacanze rilassanti e divertenti.. Alle Alpi e le colline che offrono la possibilità di cimentarsi in una vasta gamma di attività sportiva.
Last but not least l’enogastronomia
È questa una terra di ottimi vini, anche pregiati e rari come il Picolit e il Ramandolo, e di formaggi importanti: il Montasio nei suoi vari stadi di stagionatura e altri a latte crudo. Del già citato prosciutto di San Daniele ma anche di altri insaccati che sono una voce importante della tavola friulana: uno per tutti il musetto, o cotechino, da mangiare con la brovada, rape macerate nelle vinacce. I friulani hanno sempre smentito il luogo comune che la rapa fosse un ortaggio insulso e l’hanno valorizzata insaporendola nelle vinacce di vino rosso.
Un altro ortaggio tipico è l’asparago bianco, viene bene nei terreni drenati della zona e resta bianco, perché coperto con teli di plastica neri che evitano l’esposizione solare. La sua coltivazione richiede tempo: da marzo a maggio. Da un ettaro di terreno si ricavano da 40 a 50 chili di asparagi, poi venduti a un prezzo che oscilla tra i 4 e i 7 € al chilo.
Per conservare le verdure, in tempi passati qui si è inventato il pestàt, mix di verdure crude tagliate a pezzettini e mescolate a lardo macinato, sale e aromi. Il tutto insaccato in un budello e tenuto pronto per insaporire soffritti, carni, crostini. Il risultato è particolarmente appetitoso, tanto da aver convinto Slow Food a fare del pestàt un Presidio.
II pan di sorc era il modesto dolce a forma di pagnotta fatto con farina di frumento, segale e mais cinquantino (sorc in friulano), pochi pezzetti di fichi secchi e qualche chicco d’uva passa. Scomparso il mais cinquantino, scomparve anche il pan di sorc. È stata necessaria tanta buona volontà, ma oggi si è riusciti a resuscitare questo antico dolce popolare, tutelato da un Presidio Slow Food.
E poi Il frico, piatto friulano per eccellenza. ll frico è fatto di formaggio Montasio fresco e stagionato, patate e poco altro. L’antica ricetta sta vivendo un revival grazie alla fantasia di chi la propone arricchita da verdure o salumi, ma anche sotto forma di chips croccanti. Un tempo, questo tortino assimilabile veniva realizzato con avanzi di formaggio, gli strissulìs, e anche croste.
Potremmo andare avanti per pagine ma lasciamo che la curiosità di scoprire questa regione unica sia appagata da un’occasione per viverla.
Artès sposa la promozione di turismo esperienziale del Friuli Venezia Giulia e nascono originali Storie da Vivere insieme
In un contesto così unico e con una lungimirante attività di promozione turistica, non potevano mancare le storie Artès e degli appassionati operatori di Turismo esperienziale che accolgono i turisti condividendo con loro esperienze uniche e originali legate alle loro passioni e alle loro tradizioni. Ce n’è per tutti i gusti e tutte le passioni.
Da Alessandra, guida enogastronomica, che farà scoprire le migliori botteghe e aziende agricole di Pordenone e dintorni per acquistare i prodotti necessari per cucinare il Frico, la specialità di Nonna Marisa. L’acquolina in bocca è notevole, ma questa volta la nonna chiede a tutti di dare una mano per la preparazione del piatto e Alessandra si offre subito di organizzare la spedizione per acquistare tutti gli ingredienti necessari. Si incontreranno tante persone locali che racconteranno della loro vita per entrare nell’anima di questa terra e delle sue tradizioni enogastronomiche. Grazie agli insegnamenti di Nonna Marisa ciascuno si cimenterà nella cucina del Frico che mangerà in compagnia in un pasto accompagnato da ottimi vini friulani.
A Tamara, guida della “Quadreria Zancanaro”, che svelerà l’anima della Quadreria, un museo molto particolare nato a Spilimbergo dal genio di Cesare Serafino che ha coinvolto artisti da tutto il mondo a donare una propria opera in cambio di un pregiato prosciutto di San Daniele. Con lei si visiterà Spilimbergo per respirare il suo spirito millenario e riuscire così a trovare la giusta ispirazione per esprimere la propria arte e “donare la tua opera per un prosciutto”
Giovanna guida turistica di Cividale che fa scoprire usi, costumi, simboli della friulanità e accompagna i partecipanti, coinvolti nella realizzazione di un blog, lungo le antiche vie, nelle locande secolari, ad assaggiare i cibi tipici e toccare i manufatti delle tradizioni artigiane del posto. In questo turbinio di scene variopinte saranno memorabili i luoghi e le cose, unici e irripetibili gli incontri con gli amici di Giovanna, persone meravigliose, che condivideranno la loro storia, la vita, la loro arte e il loro cuore.
Giuliana, esperta di produzioni agroalimentari locali che farà scoprire le colline di Caneva dove cresce il Figo Moro di Caneva, particolare specialità friulana. Con lei ci si trasformerà in esperti degustatori, per decidere quali sono i migliori abbinamenti tra il “Figo Moro” e i prodotti tipici friulani come vini e formaggi. Si farà festa con gli esperti locali di vino, formaggio, prodotti tipici e, ovviamente, Figo Moro.
Emanuela appassionata dei prodotti del territorio e della cucina locale, mamma del proprietario dell’azienda agricola Del Zotto nota per i suoi tipici asparagi chiamati Magredi. Emanuela farà vivere una vera giornata da agricoltore imparando metodi di coltivazione e raccolta di frutta e ortaggi di stagione e condividendo ricette tradizionali con i prodotti della sua azienda.
Qualche motivo in più per scegliere il Friuli Venezia Giulia
Gli eventi: Il Friuli Venezia Giulia ne organizza tanti durante tutto l’anno ed alcuni sono strettamente legate alle storie da vivere insieme di Artès. Di seguito ve ne segnaliamo alcuni da non perdere:
18 – 20 maggio Pordenone Viaggia
21 – 24 giugno Festa del Prosciutto San Daniele del Friuli
7 luglio Giornata Medievale e 14 luglio Festa del Figo Moro – Castello di Caneva
15 – 20 luglio Pordenone Blues Festival
Il Friuli Venezia Giulia vi aspetta “dal vivo” con le Storie da Vivere insieme di Artès