
Normativa europea per l’operatore esperienziale: un cammino lungo e progressivo, quello avviato dall’Unione Europea sin dal 2005, per il riconoscimento delle qualifiche professionali, la regolamentazione dei sistemi di accesso e le norme riguardanti l’esercizio delle professioni nei paesi membri.
Materia molto concreta riguardante i cittadini europei…e non solo, i loro percorsi formativi, lo svolgimento delle loro attività professionali “vecchie e “nuove”, in un mercato del lavoro locale e globale.
Attivare una maggiore mobilità del lavoro ed una valorizzazione del capitale in tutti i paesi europei, funzionale ai processi di crescita sostenibile e di occupazione fissati dalla programmazione 2020, ha reso necessario affrontare nodi intricati dovuti alle diverse legislazioni nazionali ( …e regionali, come il caso italiano) per rimuovere gli ostacoli alla “libera prestazione di servizi ” ed al “diritto di stabilimento” in tutta l’Unione.
Anche per i sistemi turistici, la questione è viva ed influenza le attività e le professioni del settore.
Il tema della nuova normativa europea sulle professioni riguarda sia le guide turistiche, per le quali in Italia gli aspetti legati all’abilitazione ed all’esercizio professionale sono ancora in fase di definizione nell’ambito del sistema legislativo Stato-Regioni , sia professioni non riconosciute, sempre più alla ribalta.
Dalla direttiva europea n. 55 del 20 novembre 2013 in poi, una serie di atti in ambito europeo e nazionale, hanno costituito le pietre miliari di progressivi cambiamenti.
In Italia il percorso è stato segnato dal decreto legislativo n. 13 del 16 gennaio 2013, riguardante il sistema nazionale di certificazione delle competenze, e dalla legge 4 del 2013 che ha riformato le professioni non organizzate in ordini o collegi.
E di recente emanazione il provvedimento riguardante l’ istituzione del Quadro nazionale delle Qualificazioni con decreto 08.01.2018. (GU n. 20 del 25 gennaio 2018).
Obiettivo? Promuovere la centralità del professionista e valorizzare competenze e formazione professionale attraverso una maggiore accessibilità delle qualificazioni rilasciate nell’ambito del Sistema nazionale di certificazione delle competenze.
Un bel passo avanti poiché secondo tale nuovo provvedimento si potranno descrivere le qualificazioni, rilasciate da Enti pubblici e privati, in modo che sia possibile riferirle al Quadro Europeo delle qualificazioni (EQF).
L’EQF collega fra loro i sistemi di qualificazione di paesi diversi fungendo da dispositivo di traduzione, utile a rendere leggibile il contenuto di “saper fare” nelle qualificazioni rilasciate dal paesi UE che hanno diversi sistemi di formazione ed identificano in modo diverso le qualificazioni.
L’istituzione del Quadro nazionale delle qualificazioni completa così il processo di referenziazione al Sistema EQF delle qualificazioni rilasciate dagli Enti autorizzati a concedere certificazioni delle competenze in ambito pubblico.
E’ bene evidenziare che siamo di fronte ad un’importante novità tesa a favorire il riconoscimento di nuove professioni come quella dell’Operatore per il turismo esperienziale e di altre figure professionali strategiche per lo sviluppo del turismo nel nostro paese. Ovvero quei protagonisti che potranno concorrere con le loro caratteristiche umane e professionali agli obiettivi ed alle attività del recente Piano Strategico nazionale del turismo 2017-2022.
Infatti, anche a partire da tale nuova disposizione normativa, è in atto un dialogo tra Anpal, Inapp ed altri organismi quali Uni ed Accredia per definire le modalità di individuazione e riferimento al Quadro nazionale delle Qualificazioni anche le certificazioni private ( quelle non rilasciate dagli enti titolari previsti dal Decreto legislativo n. 13 del 2013.
Possiamo trarne un messaggio chiaro per il presente e futuro prossimo: con la nuova normativa europea, professionalizzarsi ed essere riconosciuti e riconoscibili per codice deontologico e competenze professionali aiuterà le persone e la loro collocazione adeguata sul mercato, e aiuterà le imprese a sviluppare meglio visioni e strategie innovative.