Dalla guerra alla tavola: la storia e la ricetta della Pastissada de Caval

La tradizione enogastronomica italiana è una delle più vaste e variegate al mondo. Da Nord a Sud le ricette cambiano, le tradizioni si mescolano dando vita a piatti straordinari, molto spesso dalle origini antichissime.

È il caso della famosa “Pastissada de caval” piatto della tradizione Veronese con una storia che risale al V secolo d.C. Il 30 settembre del 489 d.C nei pressi della città, si svolse una sanguinosa battaglia tra Odoacre, generale di origine germanica diventato successivamente re degli Eruli e re d’Italia, e Teodorico, re degli Ostrogoti. La battaglia vide vincitore Teodorico e l’episodio è ancor oggi visibile, scolpito sulla facciata della Chiesa di San Zeno. Durante la battaglia, oltre a moltissimi uomini, trovarono la morte anche numerosi cavalli. Per non sprecare la carne degli animali, soprattutto in un periodo di guerre e carestie, la popolazione decise di usare la carne, tagliata a pezzi finissimi e messa a macerare in vino e spezie, per nutrirsi e darsi sostentamento.
Nacque così la “Pastissada de caval”, piatto gustosissimo ancor oggi ampiamente consumato e parte integrante della tradizione di Verona.
Se volete provare a realizzare anche voi quest’antichissima ricetta, ecco gli ingredienti e il procedimento!
Ingredienti per 4 persone:
600 gr di polpa di cavallo (girello o scamone)
2 carote, 1 gambo di sedano bianco, 2 cipolle
una foglia di alloro
noce moscata
chiodi di garofano
sale
4 grani di pepe
30 gr di farina
40 gr di olio extravergine d’oliva
burro q.b
1 dl di brodo di carne (meglio se di manzo)
1 l di vino Valpolicella
Preparazione:
In una terrina mettete la carne di cavallo tritata e ricoperta con il vino. Lasciate a macerare in frigo per 24 ore, meglio ancora per un paio di giorni.
In una casseruola ponete le verdure tritate e fatele rosolare con l’olio e il burro. Sgocciolate la carne dall’eccesso di vino, infarinatela leggermente e mettetela nella casseruola, cuocendola a fuoco lento avendo cura di aggiungere man mano metà del vino della marinatura, l’alloro, i grani di pepe e un po’ di noce moscata. Lasciate cuocere a fuoco moderato per circa tre ore, regolando con il brodo qualora ce ne fosse la necessità durante la cottura. Aggiustate di sale e pepe verso fine cottura.

La ricetta della Patissada de caval richiede una cottura lunga per permettere alla carne di diventare morbida. È buonissima accompagnata con la polenta funzionale anche a raccogliere il sugo della carne.

La bellezza di questo piatto sta anche nella sua storia, che potrete condividere con i vostri commensali, raccontando di come un evento tragico come una battaglia abbia dato vita a uno dei piatti tipici della tradizione italiana.

 

Articolo di Alice Mion