Turismo Esperienziale e Intelligenza Artificiale
Chat Gpt. Non è una brutta parola ma una potente infrastruttura di intelligenza artificiale che sta rivoluzionando il mondo del web. Un oracolo che risponde a qualsiasi domanda in modo sintetico ed efficace, interpolando informazioni raccolte in pochi secondi da ogni angolo del pianeta. Abbiamo utilizzato questo potente strumento per cercare un aiuto nella definizione di che cos’è il Turismo Esperienziale.
Come si sa, definire “cos’è il Turismo Esperienziale” è ancora motivo di grande discussione tra gli operatori turistici. Probabilmente vige anche una colpevole ambiguità. Qualcuno parte dalla corretta osservazione che ogni cosa che viviamo è una “esperienza”. Si lascia così sponda all’argomentazione che non c’è motivo di agitarsi. Non c’è nulla di nuovo. il turismo esperienziale esiste da sempre nel senso intrinseco di turismo. Altri hanno preso atto che la moda tira verso il nuovo wording della “Travel Experience”. Una moda che va cavalcata anche senza cambiare l’offerta. Basta aggiungere la parola “experience” e si cambia pelle. Così come si dà una mano di bianco al soffitto che però rimane sempre quello di prima. Provate a cercare “Travel Experience” sul motore di ricerca di Google, vi renderete conto del grande uso e abuso del termine.
Activities o Esperienze ?
Stiamo almanaccando a riguardo di quella fetta del settore turistico che da sempre prende il nome di “Tours and Activities“. Un ambito che pesa circa il 10% sulla spesa turistica complessiva. Per “activity” si è sempra inteso l’ingresso al museo, la visita guidata, il tour in bicicletta, il cavallo, il golf, l’enogastronomia, il rafting adrenalico. Così come l’approfondimento religioso o spirituale come lo yoga nel bosco. Molti di questi tematismi, enogastronomia in primis, hanno progressivamente preso più forza e sono entrati nell’ombrello della semantica della “Travel experience”. Forse anche per guadagnare più autorevolezza con il mutare dei tempi. I puristi puntano invece su altri parametri: intimità, relazione, immersione multisensoriale nel Genius Loci della destinazione. Aspetti molto apprezzati da un turista lento, più sofisticato e, forse, di maggiore valore. Una formula che meriterebbe maggiore diffusione per valorizzare l’Italia ma che fatica ad emergere sommersa dalla banalizzazione generalista o alla diffusa improvvisazione.
La risposta dell’oracolo
Ho riportato fin qui alcune riflessioni che ci mostrano quanta diversità di punti di vista troveremo cercando la definizione di cos’è il turismo esperienziale. Dobbiamo però prendere atto che nessuno possiede il verbo e quindi non si può evitare il fenomeno che vede tutti tirare la giacchetta dalla parte che più conviene. Di fronte a questo ingorgo intellettuale e non trovando un arbitro adeguato, abbiamo pensato che fosse utile chiedere ad un autorevole e nuovo sistema di gestione della conoscenza.

L’oracolo che ha prodotto la sua definizione di cos’è il turismo esperienziale è il più moderno sistema di intelligenza artificiale attuale. Un software che sta cambiando il paradigma delle ricerche su web e che si chiama ChatGPT. Ecco la risposta alla nostra domanda che ci viene restituita in modo incisivo, sintetico e autorevole.
Cos’è il Turismo Esperienziale secondo ChatGpt
Il turismo esperienziale è un tipo di turismo che si concentra sull’esperienza dell’individuo, piuttosto che solo sulla destinazione. Questo tipo di turismo mira a fornire esperienze uniche e significative che permettono ai viaggiatori di immergersi completamente nella cultura locale e di creare ricordi duraturi. Il turismo esperienziale si caratterizza per una immersione nel territorio in una relazione più intima con le persone del posto, quasi a diventare “cittadini temporanei” di una destinazione. Consente di condividere i tematismi specifici di un territorio (Genius Loci) come arte, artigianato, cultura, storia, natura, enogastronomia e agroalimentare locale, spiritualità ecc.
In generale, il turismo esperienziale si concentra sulla partecipazione attiva del viaggiatore all’esperienza, piuttosto che sulla mera osservazione. Gli operatori turistici che offrono intrattenimenti esperienziali, si adoperano per creare un ambiente autentico e genuino, che consenta ai viaggiatori di sperimentare la cultura locale in modo profondo e significativo.

Il turismo esperienziale è diventato sempre più popolare negli ultimi anni, poiché sempre più viaggiatori cercano di scoprire destinazioni autentiche e di immergersi nella cultura locale. Ciò ha portato molti operatori turistici a offrire intrattenimenti esperienziali come parte della loro offerta di viaggio, per soddisfare la domanda del mercato. Inoltre, il turismo esperienziale può essere anche un modo per promuovere lo sviluppo sostenibile. Le esperienze locali, infatti, spesso incoraggiano la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale della destinazione.
Il Contributo del Progetto Artès
Sappiamo che il turismo esperienziale è ormai una formula in grande espansione che vede il primato nei paesi del sud Europa come Francia e Spagna. L’offerta italiana, invece, viene spesso considerata meno affidabile perché spesso improvvisata e poco sicura relativamente a questo specifico formato turistico.
Per superare questo problema il Progetto Artès ha definito la specializzazione professionale dell’Operatore per il Turismo Esperienziale ®. Si tratta di professionisti che hanno dimostrato la capacità di progettare prodotti esperienziali di alto valore relazionale ed emozionale, realizzati secondo il disciplinare Storyliving™ Experience. Una competenza che abilita all’inserimento nel registro professionale nazionale degli Operatori per il Turismo Esperienziale® gestito dalla associazione professionale ASSOTES. Un’associazione riconosciuta dal Ministero per lo Sviluppo Economico secondo la legge 4/2013.